Sembrava che lo stop inesorabile dei cookie di terze parti da parte di Google dovesse arrivare dal 2020, siamo alla seconda metà del 2024 e ancora non c’è nulla di fatto. Per la gioia degli advertiser il motore di ricerca ha deciso di rinviare ancora una volta la deprecazione dei cookie.
L’annuncio fatto da Google aveva messo in allarme chi utilizza i cookie per tracciare gli utenti attraverso i siti web, è facile comprendere come il blocco da parte del motore di ricerca più utilizzato al mondo, si tramuterà in una grave perdita per chi traeva importanti informazioni da questi dati. Per il momento, però, questo grosso cambiamento è rinviato.
Google ferma ancora una volta lo stop dei cookie per terze parti
Dal 2020, si è passati alla seconda metà del 2024, fino ad arrivare almeno al 2025, è questa la novità in casa Google che ha deciso di rimandare ancora lo stop dei cookie di terze parti. Quest’operazione rientra nel lavoro che il motore di ricerca sta compiendo per tutelare ancora di più la privacy online degli utenti.
Per farlo Google ha iniziato a sviluppare una serie di tecnologie che potessero in parte sostituire i cookie di terze parti, senza creare troppi danni a chi investe in pubblicità online. Uno di questi è il Privacy Sandbox, tecnologia che dovrebbe contestualmente tutelare la privacy degli utenti, dando comunque una serie di funzionalità per la pubblicità e misurazione del traffico. I test effettuati a partire da gennaio 2024 sull’1% degli utenti Chrome, però, non hanno dato i risultati sperati.
Questo strumento – al momento – non sarebbe in grado di sostituire tutte quelle funzionalità che si perderebbero nel momento in cui vengono fermati i cookie per terze parti su Chrome. Al contempo, inoltre, non è ancora arrivata l’approvazione della CMA – Competition & Market Authority – britannica, che ha il compito di operare i test e dunque dare il consenso finale sul nuovo sistema di targetizzazione che dovrebbe entrare in funzione.
Il ritardo di tale approvazione sarebbe dovuto al fatto che CMA ha notato alcune lacune, che potrebbero essere usate dagli inserzionisti per riuscire a identificare comunque gli utenti, il cui anonimato dovrebbe, invece, essere garantito. Ci vorranno ancora alcuni mesi per terminare l’analisi, motivo per cui lo stop definitivo dei cookie non arriverà prima del 2025, rinvio che sarà utile agli inserzionisti.