Zero Trust Architecture: Cosa significa e come funziona

Pubblicato il: 13 Gennaio 2025

Zero Trust: mai fidarsi. Nulla entra e nulla esce senza autenticazione, autorizzazione e crittografia.

Zero Trust Architecture

Zero Trust è più di una semplice filosofia: è il nuovo paradigma per la sicurezza informatica aziendale. Se un tempo una password robusta o un firewall potevano bastare, oggi sappiamo che, purtroppo, non è più così. I cybercriminali sono sempre più abili, sfruttano metodi sofisticati e trovano vulnerabilità imprevedibili anche in quei sistemi che apparivano sicuri.

Il principio di base della Zero Trust è estremamente semplice: non fidarsi mai di nessuno. Qualsiasi dispositivo che si connette alla rete aziendale è un potenziale pericolo. Sarà necessario, dunque, effettuare un controllo accurato e procedere con le giuste autorizzazioni, prima di approvare l’accesso.

È come se fossimo passati dal suonare il campanello e farci aprire rispondendo “Sono io”, a uno scenario in cui è necessario mostrare il distintivo, pronunciare la parola d’ordine, effettuare la scansione dell’impronta digitale e quella retinica. E avrai accesso solo se qualcuno ti autorizza. Zero Trust è un livello di controllo che non dà nulla per scontato.

I principi su cui si basa la Zero Trust Architecture

Un’architettura Zero Trust parte dal principio che non si possa considerare attendibile un accesso solamente sulla base della posizione fisica o della rete, ad esempio nel caso di una rete aziendale. Nemmeno l’account dell’utente è più sufficiente per dimostrare l’affidabilità. Prima di consentire l’accesso, è necessaria una verifica sia dell’utente che del dispositivo, in modo separato.

Sicurezza informatica aziendale
I principi su cui si basa la Zero Trust Architecture – web365.it

Questo tipo di struttura si è reso indispensabile con l’evoluzione delle esigenze aziendali. Basti pensare al lavoro in smart working o la collaborazione con professionisti da remoto, all’utilizzo di dispositivi personali anche in ufficio, all’uso sempre maggiore di risorse in cloud. Gran parte dei processi aziendali si svolgono oggi ben al di fuori dei confini di un edificio o di una rete locale, con un notevole aumento di rischi per la sicurezza.

L’approccio Zero Trust diventa quindi fondamentale per garantire che ogni accesso sia gestito in modo sicuro e controllato, indipendentemente da dove e come avvenga. Solo grazie a un controllo rigoroso, le aziende possono proteggere le loro risorse da minacce sempre più sofisticate e imprevedibili.

Come implementare la Zero Trust Architecture nella tua azienda

Per adottare la Zero Trust Architecture nella tua azienda, fai riferimento al documento NIST SP 800-207 “Zero Trust Architecture”. È stato elaborato dal National Institute of Standards and Technology (NIST), un’agenzia statunitense che si occupa di standardizzazione e tecnologia. Troverai le linee guida ufficiali per l’implementazione e l’adozione del modello di sicurezza informatica Zero Trust.

I passaggi da compiere per migliorare la sicurezza informatica della tua attività cominciano con una valutazione dell’infrastruttura esistente, per individuare potenziali vulnerabilità e aree che necessitano di miglioramenti in termini di sicurezza. Individua anche quali sono le risorse e i dati critici, cioè fondamentali per l’azienda e che quindi necessitano di una protezione più avanzata.

Procedi poi con l’implementazione di autenticazioni e autorizzazioni rigorose, utilizzando metodi come l’autenticazione multi-fattore (MFA). A questi controlli, dovranno essere abbinati dei sistemi di monitoraggio continuo per rilevare comportamenti anomali o sospetti. Applica, infine, il principio del privilegio minimo: concedi agli utenti e ai dispositivi solo i permessi strettamente necessari per svolgere il loro compito, senza permettere l’accesso a risorse non pertinenti.

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